A Hong Kong 2 metri quadri li chiamano "casa"
- Maria Chiara Sabato
- 14 mag
- Tempo di lettura: 2 min
A Hong Kong esistono case più piccole di 2 metri quadri. Le chiamano “case-bara”, sono di circa 1,5 metri quadri e sembrano proprio dei loculi.

Sono costruite in legno o in ferro, all’interno c’è spazio solo per un materasso che però, a causa della scarsa metratura, non può essere steso per tutta la lunghezza costringendo il proprietario a dormire rannicchiato.
Tutti i beni – dentifricio, spazzolino, vestiti – sono accatastati sopra al letto o appesi a ganci che pendono dalle pareti. A volte c’è una piccola televisione. Non c’è nessun altro spazio per muoversi e il soffitto è troppo basso per stare in piedi.
Il bagno e la cucina sono in comune con gli altri inquilini della stanza. Le "case-bara" si trovano infatti all’interno di stanze di 10-15 metri quadri nelle quali sono accatastate anche 20 scatole-abitazioni una sull’altra. Una porta scorrevole e un lucchetto permettono a ogni abitante di isolarsi e proteggere le proprie cose.
Queste abitazioni sono illegali, ma ciò non impedisce a proprietari di affittarle: i prezzi si aggirano intorno ai 350 euro al mese e sono abitate da persone di tutte le età, anche minorenni, con dei redditi molto bassi.
Più piccole delle "case-bara" sono le "case-gabbia": come le altre sono impilate una sull’altra, ma misurano 1,3 metri quadri, sono costruite con reti intrecciate e non c’è nessuna parete che garantisca un po’ di privacy. Gli affitti sono di circa 170 euro al mese.
Come è immaginabile, la costruzione di case-bara e di case gabbia crea grossi problemi di sicurezza per il rischio di incendi e malattie.
Per fortuna, gran parte della popolazione vive però in appartamenti di 30-40 metri quadri divise in unità abitative di circa 10 metri quadri completi di cucina e bagno. All’interno di queste abitazioni, che si affittano per 600-700 euro al mese, possono vivere anche 4 persone. Anche in questo caso, le abitazioni sono spesso abusive.
A metà strada tra case-bara e mini appartamenti ci sono case di 3,5 metri quadri con bagno in comune: per affittarle servono circa 450 euro al mese.
Le varie soluzioni trovate a Hong Kong, per quanto inumane e spesso abusive, sono il sintomo di un grave problema abitativo: su una superficie di 2.754 km² abitano quasi 7,5 milioni di persone. Per sfruttare al meglio lo spazio disponibile si costruiscono grattacieli enormi ma, a causa di carenza di suolo, le case, sia in affitto che in vendita, raggiungono prezzi altissimi, cosa che rende Hong Kong la città più cara al mondo.
Secondo i dati di Numbeo, l’affitto di un monolocale va da 1.440 euro al mese se preso fuori città a oltre 1.930 euro al mese nel centro della città e l’acquisto di una casa può variare da 14.000 euro fuori città a oltre 23.000 euro al metro quadro nel centro cittadino con punte di oltre 30.000 euro al metro quadro nei quartieri più prestigiosi.
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