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In crescita la compravendita dei terreni agricoli

Nel secondo trimestre del 2025 cresce del 3,2% la compravendita di terreni agricoli ma diminuiscono gli scambi di terreni edificabili. È quanto emerge dal rapporto trimestrale pubblicato dall’Omi, l’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle entrate.

Foto di Pexels-Tomfisk
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In questo trimestre sono stati compravenduti oltre 37 mila ettari di terreni, circa 1.100 ettari in più rispetto allo stesso trimestre del 2024. A incidere sul dato nazionale è l’aumento degli scambi di terreni rilevati nelle Isole e nel Sud, che prevalgono sui decrementi osservati nel Centro e nel Nord Ovest e sulla stabilità degli scambi registrata nel Nord Est.


Tra le aree geografiche, la quota maggiore di superficie di terreni scambiata, con oltre un quarto del mercato nazionale, continua ad essere il Sud.


Nelle Isole gli scambi arrivano al 22% del totale, le due aree del Nord detengono ciascuna una quota del 18% del mercato e infine il 15% è rappresentato dal Centro.


Tuttavia, risultano in crescita solo le compravendite di terreni agricoli, con un tasso tendenziale del +3,7% (era -2% nel I trimestre del 2025), mentre la superficie dei terreni edificabili scambiati nel II trimestre 2025 è in calo dello 0,8%.


Il Sud continua a rappresentare la quota di mercato più elevata tra le aree, oltre il 26%. Ad incidere sul dato nazionale è il risultato che si riscontra nelle Isole, +19,9 (era -5,5% nel I trimestre 2025), con oltre 8mila ettari di terreni scambiati. Positive anche le variazioni nell’area del Sud, +6,3% mentre (nel primo trimestre 2025 era - 2,6%) al Nord Est gli scambi sono stabili, +0,1%.


Nell’ area del Nord Ovest il tasso tendenziale è negativo, 125 ettari in meno rispetto all’omologo trimestre del 2024. La ripartizione del Centro, con una flessione dell’11% e circa 700 ettari scambiati in meno, registra la perdita più ampia.


Distinguendo i terreni per destinazione d’uso, la maggior quota di mercato è rappresentata dai terreni agricoli, con circa il 94% degli scambi, in aumento del 3,7% rispetto al secondo trimestre del 2024.


Al contrario, le compravendite di terreni edificabili, che rappresentano poco più del 4% del mercato, sono in diminuzione, con una variazione del -0,8%.


Una quota residuale del mercato riguarda quei terreni che non possono essere classificati né come edificabili né come agricoli o non classificabili. Si tratta di aree destinate a deposito o stoccaggio di materiali, di aree destinate a sede stradale, di aree residuali interne ai centri urbani o di aree sottoposte a salvaguardia da Parchi e Enti di tutela, ecc.


A pesare sulla variazione nazionale è la crescita sostenuta osservata nell’area delle Isole, +19,6%, ben distante dal dato negativo dello scorso trimestre (-5,5% nel I trimestre 2025), e del Sud, +6% (dato in controtendenza rispetto al -2,6% del primo trimestre 2025).


Negli scambi dei terreni agricoli la maggior quota di superficie è acquistata dalle persone fisiche (PF), che pesano per circa il 70%, in leggero calo rispetto al 73% dello scorso trimestre.


Con circa di 1.600 ettari di terreni edificabili, nel II trimestre del 2025 le superfici compravendute diminuiscono dello 0,8% sull’omologo trimestre del 2024.


Il risultato complessivo nazionale è l’effetto di andamenti discordi tra le aree geografiche: cali accentuati si osservano nel Nord Ovest, -22,3%% e nel Nord Est, -21,8%, più lieve la flessione al Centro, -5,1%; a questi decrementi si contrappongono i rialzi tendenziali positivi registrati nel Sud, +13,9%, ma soprattutto nelle Isole, +76,5%, valore che conferma l’andamento positivo già rilevato nello scorso trimestre.


Per i terreni edificabili il peso delle superfici scambiate per area evidenzia una prevalenza del Sud, che da solo rappresenta più del 25% del mercato nazionale.

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