Arredare casa con il Bonus mobili
- Maria Chiara Sabato
- 9 lug 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Stai pensando di rinnovare casa? Il Bonus mobili è la misura da conoscere per risparmiare. Il Bonus mobili è una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di arredamento e grandi elettrodomestici legati alla ristrutturazione della casa.

Il tetto di spesa per il 2022 è di 10.000 euro mentre per il 2023 e il 2024 è di 5.000 euro. Per il 2021 la detrazione era applicata a un tetto di 16.000 euro. Il bonus vale per ogni unità abitativa residenziale oggetto di ristrutturazione.
Possono beneficiare del Bonus mobili tutti quelli che comprano, o hanno acquistato, mobili ed elettrodomestici entro il 31 dicembre 2024 e hanno ristrutturato casa entro il 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto.
Si ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche quando il contribuente ha scelto di utilizzare il Bonus 110% per la ristrutturazione edilizia.
Le spese incluse nel Bonus mobili
Il Bonus mobili permette di acquistare mobili e grandi elettrodomestici in Italia e all’estero purchè non siano pagati in contanti o con assegno. È possibile detrarre le spese per comodini, armadi, tavoli, sedie. Non sono inclusi i tendaggi, le porte, i pavimenti e i complementi d’arredo.
Per quanto riguarda i grandi elettrodomestici, sono incluse le spese per i forni di classe A, lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici di classe E, frigoriferi e congelatori di classe F.
Oltre a questi apparecchi, rientrano nel gruppo “grandi elettrodomestici” congelatori, lavasciuga, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Nel caso degli elettrodomestici, è necessario comunicare l’acquisto all’Enea.
Bonus mobili e dichiarazione dei redditi
Per ottenere il Bonus mobili, tutte le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o carta di debito o credito. La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, sempre pagate con bonifico o con carta di credito.
Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.
Per avere la detrazione, bisogna inserire nella dichiarazione dei redditi l’attestazione del pagamento dei mobili e le fatture di acquisto dei beni.
Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.
Il Bonus mobili è legato all’intervento di restauro
Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Gli interventi di ristrutturazione riguardano la manutenzione straordinaria, il restauro e risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti, gli interventi per il risparmio energetico.
Gli interventi che non rientrano nel Bonus mobili
Non tutti gli interventi permettono di accedere al Bonus mobili. Non rientrano nel Bonus mobili i lavori di manutenzione come la tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni.
Non danno diritto al bonus neanche gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65% sul risparmio energetico come installazione di pannelli solari, sostituzione impianti di climatizzazione invernale, riqualificazione energetica di edifici esistenti.
La creazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale non permettono di utilizzare il Bonus mobili.
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