Case Green sempre più richieste
- Maria Chiara Sabato
- 19 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 20 nov
La 12ª edizione del Real Estate Data Hub, presentata il 10 novembre 2025, fotografa un contesto di ripresa e prospettive favorevoli, dove il cambio di paradigma è guidato dalla ricerca di immobili sostenibili e da scelte sempre più consapevoli di famiglie e investitori.

Crescono le richieste di case green e i mutui dedicati. La classe energetica alta degli immobili riduce i tempi di vendita.
In particolare il comparto residenziale nel primo semestre 2025 evidenzia un rafforzamento della domanda e un aumento delle compravendite con una crescita delle transazioni di oltre il 9% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Questo quanto emerge dalla 12ª edizione di Real Estate Data Hub, il report realizzato dal Centro studi di Remax Italia, dall’Ufficio studi di Yard Reaas e dall’Ufficio studi di 24Max.
Il volume analizza l’andamento del mercato immobiliare nel primo semestre 2025 e le prospettive per la seconda parte dell’anno, introducendo una nuova sezione dedicata ai Green Loan, cioè i mutui dedicati a immobili ad alta efficienza energetica.
Secondo l’analisi del Centro studi di Remax Italia, il 72–75% delle compravendite riguarda ancora immobili in classe energetica EFG, ma la quota è in progressiva riduzione, mentre crescono le abitazioni nelle classi CD (dal 13% nel 2022 al 15% nel primo semestre 2025) e, seppur più lentamente, quelle in classe AB.
Secondo il report, maggiore è la classe energetica e minore è il tempo di vendita di un immobile: le abitazioni in classe AB si vendono in circa 147 giorni, contro i 160 delle classi EFG.
Parallelamente, cresce in modo significativo la diffusione dei Green Loan, i mutui dedicati all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Nel primo semestre 2025, i mediatori creditizi 24Max hanno potuto proporre finanziamenti green con tasso fisso al 2,19% Tan, spesso accompagnati dall’azzeramento delle spese di istruttoria e perizia.
Rispetto ai mutui tradizionali, la rata media risulta inferiore di circa il 15%, incentivando l’acquisto di abitazioni in classe A e B.
Oltre al residenziale, anche altri comparti, retail e hospitality, sono in crescita. Restano stabili logistica e direzionale. Il comparto commerciale ha infatti registrato una crescita degli investimenti del 50% rispetto allo stesso periodo del 2024, con i capitali esteri a rappresentare quasi due terzi del totale.
Il report evidenzia che gli investimenti immobiliari, nel periodo considerato, si sono concentrati principalmente nei segmenti retail (28%) e ricettivo (25%), cui seguono logistica (14%), uffici (13%), living (7%) e altre destinazioni d’uso (aggregato, 13%).
Infine il report si sofferma sui canoni di locazione: gli aumenti sono diversi a seconda delle città, con significative differenze in base alla location e alla specifica categoria merceologica.
Il ricettivo (25%), soprattutto nel segmento lusso (oltre il 90% del volume), conferma la sua centralità, con un equilibrio tra investitori domestici e internazionali. La logistica, invece, attrae il 14% degli investimenti.









Commenti