Nuda proprietà: aumentano le vendite
- Maria Chiara Sabato
- 20 nov 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Cresce la vendita delle case in nuda proprietà. Lo scrive il giornalista Giampiero Maggio su “La Stampa” basandosi su dati di Immobiliare.it. A vendere con questa formula sono in genere anziani che non ce la fanno ad andare avanti con la pensione e hanno bisogno di liquidità.

Foto di Mart Production
Oltre il 50% vive solo e si tratta prevalentemente di ultra sessantacinquenni. I compratori hanno tra i 55 e i 64 anni, nella maggior parte dei casi sono famiglie, poco più di un terzo sono single. Il 26,4% compra per lasciare la proprietà ai figli.
Per quanto riguarda le tipologie di casa, il trilocale guida le preferenze, al secondo posto ci sono bilocali e quadrilocali. Al terzo posto , le soluzioni indipendenti e semi-indipendenti. Per quanto riguarda la modalità di pagamento, quasi l’85% avviene in contanti.
La nuda proprietà comporta l’acquisto della casa ma non il diritto di abitarci che resta al venditore fino a che non muore. L’investimento può essere vantaggioso per il venditore che si trova in tasca un po’ liquidità per il futuro senza dover cercare una nuova abitazione e affrontare lo stress di un trasloco.
Inoltre, il venditore avrà l’uso gratuito della casa fino alla morte. Se vuole, potrà anche affittare una o più stanze e ottenere un’ulteriore rendita.
Nello stesso tempo, la nuda proprietà conviene anche al compratore, purché non cerchi casa per trasferirsi immediatamente. Il compratore infatti acquista una casa a un prezzo ridotto rispetto al mercato.
Più il venditore è giovane e più il prezzo di vendita sarà basso dato che il nuovo proprietario dovrà aspettare molti anni prima di avere la possibilità di usare l’immobile. Il prezzo di vendita è calcolato in base a coefficienti pubblicati ogni anno dal Ministero dell’economia e finanze.
Se nella casa in vendita abitano due persone, l’usufrutto passerà al coniuge finché non muore ma anche in questo caso il compratore avrà un ulteriore sconto sull’acquisto. Il passaggio al coniuge dovrà essere scritto nell’atto di vendita.
Tuttavia, la casa non potrà mai essere ereditata dai figli del venditore perché il diritto di usufrutto cessa con la sua morte.
Per quanto riguarda le spese, al venditore spettano tutte le spese ordinarie, inclusa la manutenzione, e l’eventuale Imu. Il compratore dovrà invece sostenere solo le spese straordinarie.









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